Rete nella Memoria

Condividere e pensare

Chi siamo

 

L’idea di realizzare un blog, quale collettore per organizzare e ordinare le risorse raccolte nel percorso pluriennale sul tema della memoria, nasce all’interno del progetto di alternanza scuola/lavoro che ha coinvolto due classi del Liceo Classico Statale “P. Colletta” di Avellino.

Protagonisti di questa esperienza sono stati i 32 allievi delle classi IV B e IV E, sotto la guida dei docenti tutor, Teresa Colace e Margherita Imbimbo e del prof. Antonio Mastantuoni, in convenzione con la Business Engineering Srl, nella persona dell’ing. Filippo Crispino, tutor esterno, e dei suoi collaboratori informatici, Mauro Leone e Daniele Guerriero.

Il lavoro è stato avviato dalla presentazione del percorso, dalla costituzione del gruppo, dalla condivisione degli obiettivi e delle regole e dalla stipula del patto formativo. Un momento fondamentale è stato costituito dalla riflessione da un lato sul tema che si voleva sviluppare, dall’altro sullo strumento: perché utilizzare la tecnologia digitale per avviare un dialogo intorno a degli eventi che hanno portato alla morte di 6 milioni di persone? Che cosa a che fare il linguaggio dei social, caratterizzato dalla estemporaneità e dalla finzionalità, con l’uomo, la sua carne, il suo sangue, il suo dolore? Solo una patina di modernità per rivitalizzare un problema che ha segnato il mondo occidentale e da cui la coscienza si ritira, come davanti ad un fatto inimmaginabile, tanto orribile che è difficile perfino pensarlo? La risposta è stata fornita dall’ing. Crispino, il quale ha invitato tutti noi a riflettere sul fatto che la tecnologia informatica si è sviluppata all’interno della cultura hippie, nella Silicon Valley, quale strumento che potesse collaborare alla realizzazione del sogno di un mondo migliore: un mezzo nato per amplificare le voci di tutti, per allargare le possibilità di comunicazione e dialogo, per dare a ciascuno la possibilità di partecipare attivamente alla costruzione di una coscienza più profonda, alimentata anche dalla fantasia, e all’edificazione di una società veramente civile, senza barriere e senza limiti. 

Di qui, il titolo che si è dato al percorso, La rete nella memoria: condividere e pensare: la rete perché consente di lasciare tracce che da documenti si trasformino in monumenti e di tenere viva la fiammella del ricordo, ed il linguaggio dell’informatica, il blog come “diario-in-fieri”, per affidare all’intersezione di più linguaggi la riflessione su quello che l’uomo è, su quello che può diventare se dimentica le sue virtù più profonde, foscolianamente il pudore e la compassione, su quello che potrebbe ripetersi, se la memoria non resta vigile sentinella nel deserto dei valori.

La prima fase è stata dedicata alle attività introduttive per l’uso consapevole della rete: web, motori di ricerca, linguaggi informatici, il sito quale collettore per ordinare, la memoria del web, le fake news. Il tutor esterno ha avvicinato gli allievi all’ambiente delle pubblicazioni online, introducendo nozioni di base relative al funzionamento e alla struttura dei dispositivi digitali maggiormente utilizzati (smartphon, PC…), nonché delle piattaforme a cui essi si appoggiano e che continuamente entrano a far parte della vita quotidiana. Il tutor esterno ha, poi, introdotto il senso del progetto editoriale tracciandone i passi da compiere.

La seconda fase del lavoro è stata dedicata alla raccolta, alla riflessione, alla organizzazione del materiale da collocare sul sito. Si è trattato di una fase delicata, che ha richiesto un grande impegno da parte del gruppo classe richiamato alla responsabilità dei contenuti che sarebbero stati pubblicati.  Si è costituito un vero e proprio cantiere, dove ciascuno con le proprie mansioni ha potuto esprimere e canalizzare le risorse di cui disponeva. Questa fase ha favorito la promozione di metodologie di lavoro ispirate al cooperative learning che hanno incoraggiato e migliorato le capacità di ognuno, valorizzando le vocazioni, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali.

La terza fase è stata rivolta alla definizione del progetto editoriale, alla strutturazione del sito e alla formazione su strumenti web. In particolare, ci si è focalizzati sulla comprensione della struttura base di un blog e sulla ideazione della nostra versione specifica, basata sulla piattaforma software WordPress.

Nonostante un blog possa essere considerato a tutti gli effetti un sito web come tanti altri, possiede caratteristiche peculiari di fondamentale importanza, che lo distinguono sia per contenuti che per struttura. Solitamente focalizzato su un determinato tema, è una raccolta di articoli (spesso corredati da immagini o altri supporti multimediali) organizzati in base a categorie e sottocategorie e caratterizzati da tag, parole chiave, che svolgono il compito di indirizzare in maniera efficace i visitatori del sito verso le informazioni che stanno cercando e, soprattutto, di attirare visitatori esterni grazie ai motori di ricerca, che proprio dei tag si avvalgono per selezionare ed elencare i risultati delle richieste degli utenti.

Durante questa fase il gruppo, diventato un ecosistema in azione, centrato sul compito, ha potenziato le competenze relazionali e di cooperazione produttiva, specifiche di ogni ambiente di lavoro. L’esperienza on the job ha favorito l’esplorazione delle proprie attitudini in vista di un orientamento più consapevole e maturo. Il compito autentico nel quale ciascuno di loro è stato coinvolto ha reso l’esperienza altamente formativa creando un ponte tra le istituzioni scolastiche, il mondo del lavoro e la società civile.

Parte integrante del percorso è stata la visita dell’azienda “ACCA software”, leader nel mercato internazionale, che ha permesso di osservare in prima persona i processi lavorativi necessari alla realizzazione di un software.

Il gruppo ha avuto la possibilità di conoscere una realtà lavorativa locale arricchente e proficua, che ha incrementato la speranza di potersi affermare professionalmente anche nel nostro territorio. Il tour dell’azienda è stato un chiaro esempio di come sia gestita ed organizzata la vita al suo interno e di come la passione e la creatività abbiano dato vita ad un’azienda all’avanguardia.

L’esperienza di alternanza, grazie al sostegno professionale del personale della Business Engineering Srl, ha dipanato uno scenario tutto da realizzare, proiettato verso orizzonti nuovi e inediti, introducendo gli allievi in un mondo che non è fatto solo di circuiti e byte, di codici e linguaggi di programmazione; di converso, le narrazioni condivise hanno cominciato a colorare di tinte di sensibilità e passione la rete. Un cammino appena intrapreso, verso la scoperta delle potenzialità di un linguaggio artificiale, sì, ma “umano, troppo umano”.