Caro Cesare
Storie interrotteDI SEGNI CESARE, nato a Roma il 5.10.1899, figlio di Samuele e Di Veroli Enrica, coniugato con Zarfati Enrichetta. Ultima residenza nota Roma, arrestato a ROMA IL 16.10.1943 dai tedeschi, Detenuto a ROMA al collegio militare, Deportato il 18.10.1943 ad AUSCHWITZ. Matr. N. 158525.
Liberato ad Auschwitz il 27.1.1945
Caro Cesare,
ho attraversato i luoghi della memoria, quegli stessi luoghi che hanno annullato la tua identità, riducendola ad un semplice numero tatuato sul corpo. Le atrocità di cui sei stato vittima si sono più volte presentate ai miei occhi, mentre ripercorrevo ogni angolo del campo di sterminio.
La vicenda storica, conosciuta in questi anni di studio anche attraverso l’incontro con testimoni sopravvissuti all’olocausto, all’arrivo al campo ha assunto una dimensione diversa, piombandomi addosso in tutta la sua drammaticità quando ho assunto la tua identità: ciò che vedevo si è insinuato dentro di me, in uno spazio ora impenetrabile, colmo di tristezza, incredula di fronte all’infinita malvagità dell’uomo.
La consapevolezza della forza che ti ha permesso di continuare a vivere ogni giorno è stata per me occasione di crescita e mi ha insegnato ad apprezzare tutto ciò che prima davo per scontato.
Sempre nella mia memoria.
Corinne